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Riscaldamento a pavimento e parquet? È possibile?

Molti clienti ci chiedono se riscaldamento a pavimento e parquet possono coesistere; ebbene, la risposta è SI PUÒ FARE!

Il riscaldamento a pavimento è costituito da una serpentina di tubazioni annegate nel massetto sotto il pavimento, all’interno della quale scorre acqua ad una temperatura intorno ai 35 °C.

Tranquilli, nessun rischio per i freddolosi: anche se la temperatura dell’acqua è inferiore rispetto a quella dei termosifoni tradizionali – circa 70° C – la superficie dei pavimenti è tale da garantire un sufficiente apporto di calore agli ambienti della casa.

I vantaggi sono molteplici: poiché l’acqua scorre a bassa temperatura, la caldaia consuma meno (e si riduce l’importo delle bollette), dato che la serpentina corre sotto tutto il pavimento la distribuzione del calore nella stanza è omogenea e si evita l’ingombro dei termosifoni. Non male, vero?

Non c’è il pericolo che il legno impedisca al calore di salire dal pavimento? Si tratta pur sempre di un materiale isolante…

Certamente, ma se vengono adottati gli accorgimenti giusti e si utilizzano i materiali corretti, questo rischio non c’è più.

In commercio esistono infatti sistemi di parquet specifici per riscaldamento a pavimento chiamati “prefiniti”, costituiti da uno strato superficiale in legno nobile e da due o più strati inferiori incollati tra loro che, attraverso speciali scanalature, non impediscono il passaggio del calore.

Per le loro caratteristiche di comportamento alle variazioni di temperatura, le essenze più adatte sono rovere, iroko, teak e doussiè. Attenzione però, anche la modalità di posa è importante: meglio quella incollata.

Speriamo che queste indicazioni siano utili per chi deve ristrutturare casa o costruirne una nuova; se avete bisogno di saperne di più, contattateci!